Pedofilia ed Internet

Il cavolo a merenda

La prima volta che scrissi un articolo sulla Pedofilia ed Internet, volutamente forte, era il 1997, ed ero francamente deluso dall�accostamento che si amava fare tra i pedofili ed i navigatori di internet.

Nel mondo internettiano ero �fresco di giornata� per alcuni, non avendo ancora compiuto il primo compleanno di rete, anche se non tutti sfruttano lo scorrere del tempo per migliorare le proprie conoscenze.

Le reazioni in Internet

Su alcuni dei 26 Newsgroup che seguivo, l�accostamento tra la pedofilia e gli utenti di internet, indusse moltissimi professionisti a rendere pubblici gli scopi per i quali erano soliti consultare il web, perch� costoro provavano l�esigenza di giustificare l�utilizzo di internet ed esplicitare la professionalit� che esprimevano attraverso il mezzo telematico; altri, turbati dal dilagare della pedofilia, desideravano tuffarsi in discutibili crociate personali, improvvisarsi �hacker� (il cui significato pu� assumere diversi significati) allo scopo di smascherare i pedofili, piuttosto che ricorrere ad una sana denuncia alle forze dell�ordine, anche tramite internet; un avvocato penalista, infine che si disse pronto a denunciare il moderatore di uno di questi gruppi che a suo parere aveva violato il codice penale.

Tutti effetti non sempre razionali, talvolta psicotici, di una societ� sgomenta di s� stessa, pronta a disconoscere parti di s�, senza prima condurre alcuna analisi delle cause delle proprie piaghe pi� profonde, le pi� nascoste, prima che l�eco della cronaca ponesse tutti di fronte a questa bacera realt�.

Quell�ondata di sdegno era pi� che giustificata dalla scoperta di una rete europea di pedofili che fu presto sgominata: i fatti di cronaca risvegliarono lo spirito di osservazione dei genitori meno smaliziati e la coscienza di alcuni agglomerati difficili in cui la sub-cultura e la necessit� permetteva di scendere a compromessi inaccettabili o di mentire a s� stessi innanzitutto, negando di aver potuto ben dedurre, sin dal primo momento, lo scopo di taluni incontri �strani� da adulti e bambini.

Quel macro-evento, in definitiva, permise di affinare la propria sensibilit� e scoprire fenomeni di proporzioni ben pi� ridotte, ma molto pi� vicini alla vita ed alle famiglie della cosiddetta �gente comune�, e probabilmente indusse qualcuno all�emulazione, uno di quegli stupidi soggetti che seguono le �mode� del tempo.

Distinguere il mezzo e lo scopo

Eppure tutto questo non ha permesso di condurre un�attenta valutazione del fenomeno, di distinguere il mezzo dagli scopi e, forse proprio per questo, la paura � rimasta!

E� stato difficile nei quasi tre anni che sono trascorsi, assistere ad una attenta e serena analisi del problema, giacch� tutti gli esperti dei settori coinvolti (psichiatri, sociologi, psicopedagogisti) erano impegnati nell�affermare la condanna di un atteggiamento di questo tipo: una conclusione peraltro indiscutibile, ma che non ha permesso di delineare, con fermezza, i diversi aspetti del fenomeno.

Essendo profano in materia educativa, non posso che riproporre quanto affermai a suo tempo, prendendo le mosse dai dibattiti degli esperti e dalle valutazioni pi� lineari del fenomeno �pedofilia�. Un articolo volutamente controcorrente per sollevare qualche domanda ed attendere che la diffusione della navigazione in internet offrisse le giuste risposte ad un accostamento senza senso che si � soliti fare tra i mali del mondo e l�attuale tecnologia.

In qualit� di consulente informatico, per�, rimango tristemente scoraggiato dalla constatazione che la diffusione della navigazione in internet non abbia affatto contribuito a far conoscere meglio le potenzialit� della rete: rimangono, pesanti come mattoni, i peggiori luoghi comuni, gli accostamenti errati e le disequazioni: �Pedofilia ed Internet�.

Internet � nudo, pornografia, pedofilia?

Non ha certo senso cercare in questa sede di distinguere tra le immagini di nudo, le immagini pornografiche, le immagini delle quali sono avidi i pedofili, non ha neanche senso distinguere altre immagini che sono reperibili in internet che sullo sfondo di un malinteso tema sessuale, rappresentano violenza gratuita e null�altro. Certo che esistono immagini di questo genere in internet, certo che � facile imbattersi in siti pornografici perch� quest�area frutta guadagni favolosi a chi riesce ad emergere in questo settore, � un�industria fiorente e gli investimenti sono molto forti. Ma i siti pornografici riempiono internet come le riviste pornografiche riempiono le edicole alle quali ogni mattina ogni impiegato, ogni libero professionista, chiunque desideri rimanere informato, si reca per acquistare il proprio quotidiano.

Ebbene se chi si reca a fare un acquisto in edicola non viene associato alle riviste pornografiche, non si riesce a comprendere per quale motivo si incorre costantemente nell�errore di associare periti o consulenti informatici che operano in questo settore allo scambio di fotografie �pedofile�.

Informatico pedofilo offresi

Leggo su �IL MATTINO� del 20 Aprile 2000 a pagina 28 che �il perito informatico, utilizzando la sua esperienza di navigazione via internet, si era creato un archivio con foto �piccanti� di bambini�.

Non c�� che dire, non pensavo di avere un futuro professionale cos� promettente! E� decisamente triste rendersi conto che tutt�oggi la stampa induca a determinate becere associazioni di idee, giacch� non v�� alcun legame tra la competenza informatica (manco a dirlo in tema di reti informatiche e non di altro) e la corrispondenza con altri utenti di materiale fotografico: minorati che cercano foto di minori.

Sullo stesso quotidiano alla pagina successiva leggo di violenze di minori su minori, et� da brivido: 17 anni il violentatore, 13 anni la ragazzina molestata. E allora mi fermo pensieroso di fronte al coraggioso gesto della denuncia, ricordo gli utenti di Internet che dicevano di volersi improvvisare detective informatici, anzich� denunciare le offerte di materiale illegale ad una delle tante questure presenti in rete. Mi sorprendo anche a riflettere sul taglio scelto per l�impaginazione di questa giornata di cronaca particolarmente �nera�. Ancora un�associazione di idee che dalla competenza informatica, alla navigazione in Internet, alla scelta di �vedere� talune immagini, si concretizza in �azione� ed azione violenta. E� giusto dunque porsi delle domande.

E� il progresso tecnologico a creare tanta violenza ingiustificata a sfondo sessuale? E� il diffondersi di internet, la facilit� con cui, navigando, si incorre in siti pornografici a riversare tanta violenza ingiustificata sui minori all�interno delle nostre citt�, agglomerati ritenuti spesso realt� culturalmente �evolute�? Sono i �format� dei programmi dell�attuale svago televisivo ad aver introdotto e quindi, secondo alcuni, imposto, ancor prima di Internet, uno forte componente sessuale nello svago dei nostri tempi?

Internet, Pedofilia e le leggende metropolitane

Ognuno risponda come crede, valuti serenamente le cause di tanto squallore e di tanta violenza. E� difficile avere la stessa forza della �vox populi� secondo la quale una sciocchezza, detta da una consistente pluralit� di persone, comincia a diventare credibile. Talvolta sono tentato dal rinunciare a discutere ed insegnare i principi tecnici che smascherano spesso i titoli dei giornali e le leggende metropolitane, quando vengono accostate competenze tecniche alla perversione ed alla violenza e legittimate dalla diffusione dei media. Non si comprende quale competenza informatica occorra in chi si procura �foto pornografiche di minori�, tali definite da parte di chi riesce ad associare al nudo infantile una componente �porno�; � scoraggiante rimanere vittime delle stesse equazioni compiute da chi non vive di bit e di byte; talvolta anche condivise da tecnici delle pi� diverse aree informatiche che recentemente sono rimasti francamente compiaciuti dai contenuti tecnici di questo sito, sebbene esso tratti i soli concetti introduttivi e vorrei rendere molto pi� completo e specifico.

Se dunque non occorre alcuna specifica competenza tecnica per navigare in Internet, ancor pi� che con tale definizione si intende spesso �saper cliccare usando il mouse�, non si comprende perch� si ricorra a rendere analogie tanto inesistenti che risulta anche difficile poterle contrastare.

Le forze dell'ordine in Internet

Fortunatamente, � una realt� che internet � lo stesso mezzo di comunicazione con cui ogni giorno reparti speciali delle polizie europee promettono costantemente materiale di questo tipo per identificare i reati commessi ex art 600 e ss. del codice penale, il mezzo con il quale la comunicazione ed il trasferimento di software avvengono a costo zero in tutto il mondo, il mezzo con il quale le nuove generazioni si trovano a lavorare costantemente, se non esclusivamente, e che, per i pi� fortunati, rappresenta un ottimo strumento di comunicazione in tempo reale con i propri contatti di lavoro e con i propri parenti, di apprendimento e sviluppo tecnico e di confronto e crescita personale, oltre che l�area di competenza di un lavoro svolto spesso con passione.

Mi sorprendo, insomma, di fronte agli accostamenti sommari, oltrech� mutuati a cose che nulla hanno in comune, quando si ricorre alla assoluta insensatezza di confondere un mezzo con un fine, una strumento con uno scopo ed un ruolo professionale con specifiche scelte sessuali, deviate oltrech� illegali ed immorali.

Probabilmente prendo troppo sul serio questo modo di parlare di ci� che � ignoto ai pi�, o meglio di ci� che dovrebbe essere ormai di pubblico dominio e che viene ancora trattato come �un male oscuro���..


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Luned�, 03-Lug-2000 19:35:00 CEST