Abbiamo gi� accennato all�uso dell�E-mail, ma ora ci addentreremo nelle caratteristiche tecniche.

A seconda del contratto sottoscritto con il provider, l�utente avr� l�opportunit� di usufruire di uno o pi� indirizzi di posta elettronica.

Vedremo che il numero di caselle postali contrattuali � indifferente, giacch� chiunque potr� averne altre disponibili un po� ovunque, come vedremo in seguito, -> presso i servizi di posta gratuita di mezzo mondo ->

L�accesso all�E-mail pu� essere offerto via P.O.P. e web-based, o soltanto in un dei modi accennati, ma avviene normalmente consultando il P.O.P. del proprio fornitore di mailbox ed inserendo il nome utente della casella postale e la password. Il software consulter� il P.O.P. e rilever� se vi sono nuovi messaggi.

Da questo momento in poi il comportamento cambia a seconda del software di posta che si utilizza , quindi, prima di considerare i software pi� comuni, vediamo gli elementi e le funzioni pi� comuni della posta elettronica, iniziando dalla descrizione del funzionamento del server per la spedizione della posta.

Il server SMTP (Send Mail Transfer Protocol) in via di principio pu� essere usato da chiunque sia connesso ad Internet. Questa � una delle caratteristiche tipiche di Internet e di utilizzo delle risorse condivise. Ultimamente per� ciascun provider permette l�utilizzo del proprio S.M.T.P. soltanto ai propri utenti.

L�unico controllo che fanno alcuni S.M.T.P. � che venga inserito l�indirizzo di posta del mittente e che esso sia realmente esistente. Questo controllo peraltro � facilmente eludibile giacch� � possibile qualificarsi con un indirizzo di posta elettronica senza che vi sia alcuna verifica di autenticit�, esso infatti � un controllo puramente formale perch� l�identificazione dell�utente � data sempre e soltanto dall�indirizzo della porta I.P..

 

Accenniamo soltanto che via telnet sar� sufficiente inserire il comando HALO nome_utente@nome_dominio.estensione perch� questo indirizzo, anche se avente contenuti di pura fantasia, venga accettato come indirizzo del mittente, quello al quale verrano inviati eventuali "avvisi di non ricevimento" ai quali abbiamo fatto cenno.

Il server del mittente crea l�intestazione del messaggio nella quale vengono inseriti posta vengono aggiunti: l�indirizzo I.P. ed E-Mail del mittente, il destinatario o l�elenco dei destinatari. Il server che riceve il messaggio aggiunge nell�intestazione una frase contenente il destinatario ed il mittente del messaggio l�ora e la data del ricevimento ed il nome del server S.M.T.P. che ha provveduto all�invio, in modo da documentare tutto il percorso svolto dal messaggio.

Nell�intestazione del messaggio (header) troveremo una frase del tipo: "Inviato da Caio per Tizio", l�indirizzo I.P. ed E-Mail di Caio, la data e l�ora. Si noti che questa aggiunta viene inserita da ciascuno dei server che sono stati raggiunti dal messaggio fino a costituire una catena di indicazioni che permettono di ricostruirne il percorso. Consultando un messaggio quindi sapremo quali server ha attraversato "ricevuto da Pippo" data e ora, "ricevuto da Pluto" dat4a e ora, e cos� via fino ad arrivare al server P.O.P. di Tizio.

Da questo momento il messaggio � disponibile alla consultazione di Tizio.

Se il messaggio non giunge a destinazione perch� il server P.O.P. � momentaneamente non disponibile o perch� l�indirizzo postale di Tizio non esiste, l�ultimo server che lo ha ricevuto, inserisce i propri dati nell�intestazione e lo restituisce al server S.M.T.P del mittente, pertanto il messaggio pu� ripercorre una nuova catena di sever S.M.T.P. alla ricerca del mittente identificato dall�indirizzo di posta che gli � conosciuto e non all�indirizzo I.P. Esso � accompagnato da un messaggio di errore e da un�header contenente tutto il percorso svolto. Nel caso in esempio si ricever� un messaggio del tipo "Non � stato possibile raggiungere Tizio, riproveremo ogni 4 ore per 5 giorni, si prega di non inviare nuovamente il messaggio.

Questo significa che se non avete ulteriori notizie, 5 giorni dopo potrete esser certi che il messaggio � giunto a destinazione; altrimenti vi sar� notificato 5 giorni dopo che il messaggio non � giunto a destinazione ed � stato cancellato.

Potrete riprovare, ma � quasi certo che l�indirizzo del destinatario non esiste o che il suo P.O.P. � stato disattivato per tempi lunghi. Questi tempi ovviamente non sono dovuti a lentezza nelle trasmissioni, ma piuttosto ad una momentanea indisponibilit� del server.

Questo esempio pu� offrire la giusta ottica per valutare quanto un�azione apparentemente banale impegni tutta una serie di risorse condivise. Ora accenniamo soltanto che inviare nuovamente lo stesso messaggio cui � conseguito questo errore, prima dei 5 giorni, o, ancor peggio, istantaneamente, non far� altro che provocare le stesse conseguenze ed impegnare inutilmente delle risorse. Sarebbe un vero atto terroristico!

Un modo molto semplice di ridurre l�utilizzo delle risorse condivise e recapitare il messaggio in tempo reale � quello di "avvicinarsi al destinatario" il pi� possibile. Per far questo sar� sufficiente, quando possibile, inviare il messaggio dal server S.M.T.P. del nostro destinatario. Con questa piccola attenzione noi impiegheremo qualche secondo in pi� per l�invio, ma eviteremo che il nostro messaggio navighi per ore o per giorni tra i server di tutto il mondo, ed in compenso avremo subito la certezza che sia giunto a destinazione in tempo reale.

Gli elementi di un messaggio di posta elettronica

Ciascuno messaggio ha innanzitutto un contenuto: esso generalmente � un messaggio di testo. E� buona norma, oltre che convenzione e regola consolidata nelle comunicazioni di posta elettronica in Internet, o meglio, nelle comunicazioni tra utenti che abbiamo definito come USENET, postare soltanto in testo semplice, quasi sempre utilizzando i caratteri ASCII tradizionali o il set completo di caratteri ASCII esteso. Nel primo caso, non adopereremo i caratteri accentati, (�,�,�,�,�,�), ma vi aggiungeremo un apostrofo garantendoci che qualsiasi sistema operativo, con qualsiasi settaggio internazionale, possa leggerli correttamente (a�,e�,i�,o�,u�); nel secondo caso i nostri caratteri saranno leggibili allo stesso modo soltanto da chi utilizza un set di caratteri internazionale analogo o compatibile a quello che abbiamo indicato al nostro sistema operativo.

Eviteremo comunque di postare in html, innanzitutto perch� occuperemmo inutilmente spazio, in secondo luogo perch� non sappiamo cosa utilizza il nostro corrispondente per leggere la posta, dunque potremmo non ottenere l�effetto desiderato e riempirgli lo schermo di tag -> che non produrranno alcun effetto visivo.

Se i due corrispondenti utilizzano software di consultazione della posta che include un browser HTML, essi possono concordare di postare in HTML, ma questa deve essere considerata come eccezione valida per chi ha esplicitamente espresso di gradire messaggi di posta in questo formato..

Il corpo del nostro messaggio, quindi, pu� contenere del testo, pu� contenere anche o soltanto un oggetto, conterr� certamente il nostro indirizzo ed uno o pi� destinatari�

Nel considerare gli elementi di un messaggio di posta elettronica, procediamo nella compilazione come faremmo con la posta tradizionale. Nel redigere un foglio da spedire, generalmente sul foglio indichiamo il nostro recapito e tutti i destinatari della lettera, che in dattilografia viene definito come indirizzo interno.

Il nostro indirizzo, in qualit� di mittente andr� inserito nel campo "FROM:" e, se vogliamo che la risposta al messaggio ci venga inviata ad un indirizzo differente, inseriamo quest�altro indirizzo nel campo "REPLY:".

Inseriremo l�indirizzo del destinatario nel campo "TO:" che significa "per", nella forma nome_utente@nome_dominio_estensione. Giacch� il nostro messaggio non � vincolato ad un supporto cartaceo, ma � ben facilmente riproducibile, possiamo indicare altri destinatari ai quali inviare lo stesso messaggio, separando gli indirizzi con una virgola:nome_utente@nome_dominio.estensione, nome_utente@nome_dominio.estensione e cos� via, senza alcun limite massimo.

Ciascuno dei destinatari ricever� una copia del messaggio.

Nell�utilizzo della posta elettronica possiamo anche indicare dei destinatari di una "C.C." (copy carbon) o copia conforme del messaggio. In questo campo si inseriscono i destinatari di un copia che nella posta tradizionale � detta "per conoscenza".

Sostanzialmente non vi � alcuna differenza tra i destinatari inseriti nel campo "TO:" e quelli inseriti nel campo C.C, eccetto che nello scopo dell�invio. Chi riceve il messaggio perch� il proprio indirizzo � inserito nel campo C.C., sapr� che il messaggio non � indirizzato direttamente a lui, e non � indispensabile che risponda, giacch� gli � stato inviato soltanto perch� fosse a conoscenza dell�avvenuta comunicazione tra il mittente ed il/i destinatari/o. Un esempio tipico nella posta tradizionale � dato da una comunicazione che coinvolga pi� soggetti: se, ad esempio,ci saremo resi responsabili di un sinistro stradale denunceremo la circostanza alla nostra assicurazione e "per conoscenza" al soggetto che ha diritto al risarcimento, cos� che egli sia informato che abbiamo avviato la pratica di risarcimento.

L�ultimo campo relativo ai destinatari � il campo B.C.C. (Blink Copy Carbon) o Copia conforme riservata o Copia nascosta. Chi riceve un messaggio perch� il proprio indirizzo � stato inserito in questo campo del messaggio, vedr� il destinatario, ma non vedr� gli altri indirizzi inseriti in questo campo. La differenza quindi � nella visibilit� che ciascun destinatario ha degli altri, giacch� il destinatario di una copia nascosta vedr� soltanto l�indirizzo del/i destinatari/o inseriti nel campo TO:, dei destinatari di copia conforme (C.C.) ed il proprio. Lo scopo di questo campo � quello di inviare lo stesso messaggio-tipo a pi� destinatari senza che essi possano conoscere gli altri destinatari. Parlando di messaggio-tipo, abbiamo fatto intendere che esso pu� essere indirizzato a pi� utenti appartenenti ad uno stesso gruppo logico. Facciamo un esempio esplicativo: una ditta deve comunicare a pi� soggetti di non aver ricevuto il pagamento di una rata contrattuale. In questo caso il messaggio sar� identico per ciascuno dei destinatari, ma certamente non � "gentile" e non � commercialmente corretto fare in modo che ciascuno conosca lo stato di morosit� di tutti gli altri contraenti. In siffatti casi si omette l�indirizzo del destinatario nel campo TO: e si inseriscono tutti gli indirizzi nel campo B.C.C., in modo che ciascuno dei destinatari veda comparire soltanto il proprio indirizzo e non possa sapere a chi altri � stato inviato questo messaggio. Altro esempio a scopo tecnico: se stiamo inviando un messaggio senza utilizzare la nostra casella di posta elettronica o il nostro software, possiamo inviarne una copia nascosta al nostro indirizzo postale allo scopo di conservarne traccia: quella che in gergo viene detta "minuta" della corrispondenza.

Ricapitolando dunque: Il messaggio deve avere almeno un destinatario inserito nel campo "TO:", nel campo "C.C." o nel campo "B.C.C.". I destinatari inseriti nel campo "C.C." vedranno gli indirizzi dei destinatari del campo "TO:" e sapranno di aver ricevuto la copia per conoscenza, i destinatari inseriti nel campo "B.C.C:" vedranno tutti gli indirizzi eccetto quelli degli altri destinatari di copia nascosta.

Il messaggio si compone ancora di un campo opzionale che contiene il "SUBJECT". Nel campo subject inseriamo l� oggetto del messaggio che � una sintesi dell�argomento al quale il messaggio si riferisce.

Esso � molto comodo nel caso della corrispondenza commerciale o di quella indirizzata ad enti pubblici e grosse aziende quando non contattiamo direttamente il funzionario interessato. L�oggetto permette infatti di smistare rapidamente la posta a ciascuno dei soggetti competenti per la risposta, nonch� di focalizzare immediatamente lo scopo della corrispondenza che si andr� ad evadere.

Il messaggio, infine, ha un corpo, che � il contenuto vero e proprio del messaggio e che pu� contenere testo ASCII o file codificati in linguaggio binario. Sebbene entrambi questi elementi costituiscano il corpo del messaggio, si � soliti indicare la parte testuale come "corpo del messaggio", e la parte codificata come "allegati". Per cercare una similitudine con la posta elettronica possiamo immaginare l�invio di un dischetto floppy in busta chiusa, con una lettera nella quale indichiamo le istruzioni d�uso o mandiamo semplicemente dei saluti. Allo stesso modo avremo un messaggio testuale, del tutto simile alla nostra lettera, ed uno o pi� file, del tutto simile al floppy che avremo inserito nella busta. Ciascun messaggio, se ha un corpo, pu� contenere indifferentemente uno di questi due elementi o entrambi. Esso infatti non � un elemento indispensabile del messaggio, giacch� spesso una breve comunicazione pu� esaurirsi nel campo oggetto, che utilizzeremo sempre per facilitare la consultazione da parte del nostro corrispondente.

I file inseriti nel messaggio e trattati come allegati, anche detti Attachment, vengono codificati secondo lo standard MIME.

Il nostro messaggio di posta elettronica sar� dunque completo nei suoi elementi od almeno in uno dei suoi elementi indispensabili e pronto per l�invio, al quale provvederemo mediante il comando relativo. Giacch� riceveremo ben presto un messaggio di posta elettronica, immagineremo di consultare la nostra casella postale subito dopo la tabella riassuntiva che segue.

Ricapitolando quindi:

Nome campo

Contenuto

Conseguenza

FROM

Mittente

I messaggi di errore vengono recapitati a questo indirizzo

REPLY

Indirizzo alternativo del mittente, al quale desidera ricevere la risposta

Se viene inserito un indirizzo diverso, con la "funzione" reply non si risponder� all�indirizzo inserito nel campo "From", ma a questo indirizzo.

TO

Destinatari/o: Uno o pi� indirizzi separati da virgola

In caso di errore viene restituito un messaggio per ciascuno dei destinatari risultati irreperibili

C.C.

I/l destinatari/o di copia conforme

E� un destinatario come tutti gli altri fin qui indicati, cambia soltanto lo scopo dell�invio

B.C.C

I/l destinatari/o di copia conforme nascosta o segreta

Cambia la visibilit� dell�indirizzo: ciascuno di essi vede soltanto i/l destinatari/o inseriti negli altri campi

SUBJECT

Una breve descrizione del contenuto del messaggio

Esso viene spesso visualizzato come parte dell�intestazione, insieme al campo from, anche se il destinatario non apre il messaggio

Quando inviamo il messaggio, il server S.M.T.P., aggiunge all�intestazione del messaggio l�indirizzo inserito nel campo "from:", al quale verranno notificati eventuali messaggi di errore, quando il destinatario non viene reperito, esattamente come avviene nella posta tradizionale. Questo tipo di messaggio lo abbiamo precedentemente indicato come "avviso di non ricevimento". ->

Le funzioni di posta elettronica

Quando riceviamo un messaggio di posta elettronica possiamo avvalerci di una delle funzioni di posta elettronica di utilizzo pi� comune; quasi certamente risponderemo al messaggio contattando il mittente di quanto abbiamo ricevuto, al suo indirizzo postale indicato nel campo Reply. La funzione di risposta ha infatti lo stesso nome del campo del messaggio. Ricorrendo ad essa, sar� possibile creare una copia del messaggio ricevuto nel quale compare automaticamente l�indirizzo del destinatario nella quale scrivere il proprio testo di risposta. Noteremo che la copia del messaggio ricevuto conterr�, all�inizio di ciascuna riga, un simbolo grafico, generalmente il simbolo "maggiore" ">", che identificher� ciascuna delle righe che sono state scritte da chi ci ha inviato il messaggio. Questa operazione � detta "quoting". Il quoting di un messaggio permette di ricordare la corrispondenza precedentemente intercorsa ed � utilissimo sia per permettere a chi riceve una risposta di ricordare cosa aveva scritto, sia per permettere a chi risponde di inserire le frasi della propria risposta all�interno del messaggio originario, come se ci si stesse alternando nel corso di una conversazione.

In tal modo dunque si crea un nuovo messaggio automaticamente intestato all�indirizzo indicato nell�intestazione del messaggio, in corrispondenza del campo "Reply".

In altri casi, anzich� rispondere al messaggio, ne vorremo inviare una copia a terze persone. In questo caso si ricorre alla funzione "Foward". La funzione Foward ha lo scopo di indirizzare nuovamente il messaggio ricevuto ad altri indirizzi postali. Con essa si crea analogamente una copia del messaggio, ma non viene inserito automaticamente alcun indirizzo: esso andr� inserito manualmente come di consueto quando scriviamo un nuovo messaggio.

Fin qui dunque sia il Reply, che il Foward creano una copia del messaggio ricevuto e permettono di inserire altri elementi. Le funzioni, nello specifico, dipendono dal settaggio del software di posta elettronica o dall�impostazione della casella postale, ma perseguono sostanzialmente la stessa filosofia perch� entrambi creano un nuovo messaggio di posta elettronica, a partire da una copia del contenuto del messaggio ricevuto. Questo significa che quando inviamo il nuovo messaggio, l�intestazione non conterr� alcun elemento del messaggio al quale stiamo rispondendo.

La filosofia della funzione "Redirect" � invece diversa. Il ricorso a questa funzione ha lo scopo di reindirizzare quel messaggio ricevuto ad un altro indirizzo postale, come avviene nel "trasferimento di chiamata" dei servizi STS offerti da Telecom Italia. Dunque, non si crea una copia del messaggio, ma si fa proseguire il percorso di quello stesso messaggio verso un nuovo indirizzo postale. Per comprendere quanto stiamo affermando � il caso di rivedere quanto abbiamo detto precedentemente per i "piccoli utenti" distinguendo l�indirizzo di casella postale dalla mailbox vera e propria ->. E� appena il caso di ricordare che ho scelto in questa guida di definire come "indirizzo postale" puro e semplice un recapito di posta elettronica, indipendentemente dal fatto che ad esso corrisponda uno spazio fisico, e di definire come "casella postale o mailbox" lo spazio fisico dove vengono depositati i messaggi di posta elettronica.

Riassumendo dunque: un indirizzo postale pu� essere utilizzato per il reindirizzamento della posta verso un nuovo indirizzo postale. Se ad esso corrisponde una casella postale, e questa funzione prevede la conservazione del messaggio prima del reindirizzamento, saremo di fronte ad un chiaro caso di "FOWARD", perch� creeremo un nuovo messaggio conservando in casella postale quello ricevuto, se invece ad esso non � associato un contenitore postale, una mailbox, e non prevediamo di conservare il messaggio, ci troviamo ad un caso di "REDIRECT" perch� il messaggio � uno ed uno soltanto e le intestazioni di questo messaggio conterranno le indicazioni relative a tutto il percorso svolto dal mittente alla casella postale nella quale viene depositato.

Funzione

Conseguenza

REPLY

Crea un nuovo messaggio di posta elettronica che contiene il testo del messaggio ricevuto ed � automaticamente intestato al mittente

FOWARD

Crea un nuovo messaggio di posta elettronica che contiene il testo del messaggio ricevuto, ma non � intestato

REDIRECT

Fa proseguire il messaggio postale verso un altro indirizzo di posta elettronica.

Perch� utilizzare il redirect?

L�utilizzo del "REDIRECT" � nato probabilmente per permettere ad uno stesso soggetto di avere pi� indirizzi postali ai quali essere reperito senza dover rendere pubblica la propria identit�. All�indirizzo [email protected] potrebbe rispondere il garante della privacy senza svelare la propria identit�, ad esempio. Un altro motivo di contenuti pi� propriamente tecnici � quello di avvicinare due corrispondenti. Abbiamo gi� fatto riferimento precedentemente ai vantaggi di comunicare utilizzando gli indirizzi di uno stesso dominio, ovvero "avvicinandosi" al destinatario, ma abbiamo anche accennato che il mittente impiegher� un tempo maggiore per la trasmissione. Utilizzando un reindirizzamento invece il mittente invier� il messaggio dal proprio server SMTP all�indirizzo che il destinatario possiede presso lo stesso dominio, ed esso attraverso i server arriver� alla casella postale del destinatario dalla quale verr� scaricato, qualunque sia il dominio presso il quale essa risiede. Questo significa che a tutti i passaggi intermedi provvedono i computer, come se il mittente avesse contattato direttamente la casella postale del destinatario. Sebbene questa modalit� di gestione di ricezione della posta sembrerebbe un ricorso ad un metodo eccezionale, essa diviene spesso la regola per tutta una serie di motivazioni che ci apprestiamo a valutare. Valutiamo innanzitutto la condizione del nostro Paese: fino a poco tempo fa, in Italia, l�accesso ad Internet era vincolato alla sottoscrizione di un contratto ed alla corresponsione di un canone di abbonamento. Questo stato di fatto rendeva appetibile ora l�uno, ora l�altro fornitore di accesso, creando spostamenti degli utenti da una ditta ad un�altra. In tal modo non era possibile prevedere quale indirizzo postale si sarebbe assunto in futuro e sarebbe stato necessario avvertire tutti i propri corrispondenti di ogni cambiamento del proprio indirizzo. L�utilizzo di un indirizzo postale e di un reindirizzamento ovvia a questo problema. Se si ricorre ad una delle affermate multinazionali presenti in Internet, si pu� razionalmente prevedere che esse rimarranno attive ed offriranno stabilmente i loro servizi. In internet vi sono diverse multinazionali che offrono indirizzi di posta elettronica ad accesso pubblico cio� a costo zero. Indirizzi postali, privi di una casella postale, che quindi non occupano spazio fisico, non hanno alcun costo di gestione e manutenzione n� per il fornitore n� per l�utente. Scegliere un indirizzo di questo tipo permette di essere reperibili sempre, anche se si cambia la propria casella postale. Al cambiamento dell�indirizzo della propria casella postale sar� sufficiente modificare l�indirizzo settato nel campo "REDIRECT", ed ecco che la nostra posta, che verr� inviata sempre allo stesso recapito da chi ci contatta, ci verr� consegnata in una qualsiasi altra casella postale. Ricorrere ad un indirizzo con "REDIRECT" offre tutta una serie di vantaggi nella gestione della posta: finch� siamo in ufficio sul nostro computer connesso ad Internet per mezzo di una linea dedicata possiamo ben facilmente controllare costantemente se abbiamo ricevuto nuovi messaggi postali e leggerli immediatamente; se invece per qualsiasi motivo siamo lontani dal computer del nostro ufficio o siamo a casa, come possiamo procedere senza perdere la nostra reperibilit�? Certamente non � la soluzione pi� economica e pi� saggia quella di rimanere connessi ad internet via modem per essere a conoscenza dell�arrivo di nuovi messaggi e probabilmente non ha neanche senso telefonare per controllare la posta di tanto in tanto. Sarebbe certamente pi� comodo ricevere sul nostro telefono cellulare la comunicazione che abbiamo ricevuto un nuovo messaggio di posta elettronica per poi consultarlo dal telefono o da un computer. I gestori di telefonia mobile in Italia, infatti, offrono una casella postale associata al proprio numero telefonico mobile che notifica la ricezione di un nuovo messaggio di posta elettronica, talvolta comunicando anche l�oggetto ed il mittente del messaggio, ma questo sar� valido soltanto per chi ci scrive a quel determinato indirizzo postale, a meno che non utilizziamo un indirizzo con reindirizzamento. Se ci siamo organizzati con un "REDIRECT", infatti, possiamo modificare l�indirizzo di riferimento e fare in modo che il nuovo messaggio postale ci giunga sul telefono anzich� in casella postale, o infine che attraverso una catena di reindirizzamenti passi attraverso l�indirizzo che fa scattare il messaggio sul nostro cellulare e soltanto successivamente si depositi in casella postale. In questo modo potremo anche non fornire il numero del nostro telefono cellulare o l�indirizzo postale ad esso collegato conservando la piena gestione della propria reperibilit�.

Questo significa essere a conoscenza in tempo reale di aver ricevuto un nuovo messaggio e gestire perfettamente le modalit� scelte per la ricezione della posta, mentre i nostri corrispondenti continueranno a scriverci sempre allo stesso indirizzo. L�esempio classico cui si fa riferimento � in genere quello delle ferie estive, ma io preferisco ricorrere all�esempio di un�improvvisa degenza, perch� in genere quando sono in ferie non risulto essere reperibile nemmeno al cellulare�

Al termine di questo esame di tutte le opportunit� offerte dal reindirizzamento, � appena il caso di ricordare che le intestazioni del messaggio non conserveranno traccia dell�indirizzo postale indicato nel reindirizzamento. Questo significa che se facciamo un "REPLY", esso sar� indirizzato correttamente al mittente del messaggio e non all�indirizzo di posta che ci ha rispedito il messaggio in casella postale.

Entriamo nel vivo di quanto accade nel trasferimento dei messaggi tra i server di posta, vedendo un esempio ed addentrandoci in quello che probabilmente � l�argomento pi� interessante in merito alla posta elettronica, leggendo l�intestazione del messaggio.

Lettura delle header

Abbiamo parlato spesso dell�intestazione di un messaggio di posta elettronica e delle tracce che in esso lascia ciascuno dei server che concorre al trasferimento del messaggio. Questo significa in altri termini che possiamo identificare il server dal quale � partito il messaggio, in alcuni casi anche il computer dal quale � stato dato il comando di invio e verificare i tempi di trasferimento ed il percorso effettuato dal mittente al destinatario. La cosa pi� semplice � esaminare le intestazione di un messaggio reale e commentarne i contenuti. Quello che segue � stato parzialmente modificato per motivi di riservatezza, ma funge perfettamente al nostro scopo, ad esso ho aggiunto dei numeri di riga che ne identificano le singole parti..

Return-Path:<[email protected]>

5.1.Received:from smv09.iname.net ([165.251.8.91]) by fep01-svc.tin.it

(InterMail v4.01.01.02 201-229-111-106) with SMTP

id<[email protected]>

for <[email protected]>; Wed, 24 Nov 1999 12:16:34 +0100

Return-Path:<[email protected] >

4.1. Received:from mailgw2.prontomail.com (mailgw2.prontomail.com [209.185.149.198])

by smv09.iname.net (8.9.3/8.9.1SMV2)with ESMTP id GAA11276

for <[email protected]> sent by <[email protected] >; Wed, 24 Nov 1999 06:16:31 -0500 (EST)

3.1.Received:from mail30.prontomail.com (209.185.149.130) by mailgw2.prontomail.com (NPlex 2.0.123) for [email protected]; Wed, 24 Nov 1999 03:10:51 -0800

2.1.Received:from web22 (209.185.149.222) by mail30.prontomail.com (NPlex 2.0.123) for [email protected]; Wed, 24 Nov 1999 03:10:43 -0800

1.11.From: "piccola e dolce"<[email protected]>

1.10.Message-Id:<[email protected]>

1.9.Date:Wed, 24 Nov 99 12:20:09 +0000

1.8.X-Priority:Normal

1.7.Content-Type:text/plain; charset=iso-8859-1

1.6.To:[email protected]

1.5.Subject:rispondi

1.4.X-Mailer:Web Based Pronto

1.3.Mime-Version:1.0

1.2.Content-Transfer-Encoding:7bit

 

1.1 Ciao, come stai?

I numeri di riga hanno lo stesso ordine in cui esso si sono costituite nell�intestazione. Leggiamole insieme. Abbiamo il testo del messaggio (1.1), l�indicazione del tipo di codifica utilizzata (1.2), la versione della codifica MIME (1.3), Un campo sperimentale che indica il software che � stato usato per l�invio (1.4); l�oggetto (1.5); il destinatario (1.6); il set di caratteri internazionali usato (1.7); la priorit� del messaggio (1.8); data ed ora (1.9); Identificativo del messaggio (1.10); il mittente (1.11). Il messaggio cos� composto � stato inviato da web22 (209.185.149.222) per mail30.prontomail.com (2.1). Incontrando un indirizzo di porta I.P. sappiamo che possiamo identificare il computer dal quale � partito il messaggio; in questo caso dovremo contattare il gestore di questo server e chiedergli indicazioni in merito al messaggio identificato dal Message-id:[email protected]. Nei casi pi� comuni comparir� direttamente l�indirizzo I.P. dal quale � stato inviato il messaggio, se questo non � partito da una pagina WEB, ma contattando direttamente il server S.M.T.P. con il software di posta elettronica. Se il nostro scopo era quello di identificare il mittente, la nostra lettura � terminata, ma ritengo interessante ricostruire il percorso svolto dal messaggio. Il messaggio � stato ricevuto 8 secondi dopo da mail30 per mailgw2 (3.1). Se il destinatario avesse avuto un indirizzo residente sul medesimo dominio (nel nostro esempio prontomail.com) esso probabilmente sarebbe giunto nella casella postale del destinatario, invece viene indirizzato al di fuori del dominio attraverso mailgw2 (4.1) che probabilmente provvede a tutti i trasferimenti diretti ad altri domini di posta. Esso infatti cerca un server del dominio del destinatario, e riceve risposta da smv09.iname.net. Questo server contatta tin.it per trasferire il messaggio: si noti che � cambiato l�indirizzo del destinatario (5.1). Cosa � successo? Certamente non si � incorso in un errore, altrimenti avremmo visto comparire uno specifico messaggio ed il nostro messaggio di posta elettronica sarebbe stato reindirizzato al mittente, nel nostro esempio indicato come "Return-Path". La mancanza di un errore ci indica dunque che esso � giunto a destinazione, anche se notiamo che ha proseguito il suo percorso alla volta di fep01-svc.tin.it (5.1). Certo, io infatti ho scaricato questo messaggio proprio da tin, dall�indirizzo indicato nell�ultima intestazione, perch� su iname c�� un "REDIRECT" a questo indirizzo di posta.

Ecco dunque in che modo, attraverso una catena di server il messaggio percorre la sua strada dal mittente al destinatario: ciascun server indica la data ed ora di ricezione ed il prossimo server che intende contattare, ciascun dominio di postaidentifica questa operazione identificando univocamente il messaggio (1.10,4.1,5.1), e dalla lettura delle intestazioni � possibile identificare il mittente (2.1) e ricostruire tutto il percorso svolto dal messaggio dall�invio alla consegna.

Le intestazioni vengono spesso nascoste dal software di posta elettronica, anche se sono parte integrante del messaggio e pertanto deve essere sempre possibile visualizzarle con uno specifico comando, costituiscono un�eccezione soltanto taluni servizi di posta basati su pagine WEB.

Avendo esaminato le intestazioni di un messaggio avente un solo destinatario, viene spontaneo approfondire cosa avviene quando uno stesso messaggio viene spedito a pi� destinatari.

Il messaggio ad indirizzi multipli

Abbiamo detto che ogni messaggio deve essere ovviamente accompagnato dall�indirizzo postale di almeno un destinatario, vediamo come funziona l�invio di un messaggio a pi� destinatari.

Quando il server invia il nostro messaggio, ne crea una copia alla quale associa un identificativo, come abbiamo visto. Tutte le copie conterranno i campi relativi al mittente ("FROM:", "REPLY"). Se il messaggio contiene pi� indirizzi, ne verr� creata una copia per ciascuno degli indirizzi inseriti, ognuna della quali inizier� il proprio percorso verso un destinatario. Ogni copia verr� corredata dell�identificativo e dell�intestazione. Nel caso di un messaggio inviato a pi� destinatari (inseriti nel campo "TO:")ed in copia conforme (inseriti nel campo "C.C.") nell� intestazione compariranno tutti i destinatari. Ci� vuol dire che se una delle copie fallisce, vedrete tornare al mittente un messaggio contenente il messaggio originario con tutti i destinatari ed uno di questi nomi in evidenza con il messaggio d'errore associato. Ciascuno dei destinatari sar� a conoscenza degli altri. Allo stesso modo saranno visibili i destinatari delle copie conformi.

Fin qui � tutto normale, ma per i destinatari delle copie segrete il discorso cambia: le copie create per gli indirizzi inseriti nel campo B.C.C. avranno un�intestazione nella quale compaiono soltanto gli indirizzi inseriti nel campo "TO:" e nel campo "C.C." e quello del destinatario di quella singola copia, poich� questi non vedr� gli altri indirizzi ai quali il messaggio � stato inviato in copia segreta.

Ci� vuol dire che potrete inviare e ricevere messaggi standard anche se risulta che il messaggio sia stato scritto appositamente per voi.Vedremo tra breve che questo sistema � il preferito dagli odiatissimi "spam" commerciali.

Procedendo come abbiamo appena detto, avete inviato uno stesso messaggio a pi� utenti. Vale la pena di osservare che fisicamente il vostro messaggio � uno soltanto, anche sul vostro server, sebbene di da esso siano state create diverse copie di esso che "vagano" in giro per il mondo, ciascuna alla ricerca del proprio destinatario.

Prima di inviare un messaggio � buona regola considerare che l�E-mail � inviolabile. Ci� vuol dire che ad un indirizzo possono giungere messaggi soltanto su specifica richiesta o autorizzazione del destinatario.

Considerando che � impossibile contattare un utente in modo diverso (eccetto che sia un assiduo frequentatore di newsgroup), questa regola pu� essere infranta con la dovuta cortesia. La prima cortesia � quella di essere brevi: "Scusami l�intrusione, volevo chiederti se puoi indicarmi un sito sulla coltivazione del baco da seta!" Se l�utente non vi risponde, vuol dire che o non ha ancora consultato la mailbox, oppure non pu� o non vuole farlo: � quindi opportuno desistere, giacch� in assenza di messaggi di errore avremo la certezza che il messaggio sia giunto a destinazione.

Una seconda considerazione � eminentemente tecnica e pratica: se inserite in modo errato l�indirizzo del destinatario sappiamo che il messaggio vi viene rispedito con tutto il suo contenuto, quindi, in altri termini se sbagliate l�indirizzo di un utente al quale inviate un bel floppy di 1.4 MB, vi vedrete rispedito 1.4 MB di posta, pi� le intestazioni ed i messaggi di errore. Ci� avviene per ciascuna copia del vostro messaggio, dunque se inviate la posta ad indirizzi della cui esistenza non siete certi potreste essere sommersi da un boomerang che consiste in una valanga di posta rifiutata, soltanto per aver commesso errori su un solo messaggio inviato, e questo significherebbe correre il rischio di trascorre alcune ore a scaricare posta

Per inviare messaggi a pi� destinatari, quando il loro numero � eccezionalmente alto, oppure quando si intende contattare persone che non si conoscono, ma interessate a discutere di uno stesso argomento, si utilizzano le mailing-list.

http://utenti.tripod.it/GiuliodellaValle/guide/9_posta_elettronica.htm
Marted�, 09-Nov-1999 20:44:00 CEST