Prima di partire

Equipaggiarsi per la rete

Per collegarsi ad Internet si può già adoperare un decoder tv per navigare in Internet senza PC, sebbene esso abbia attualmente prestazioni a mio avviso non invitanti: essendo privo di un supporto di memoria di massa non permette lo scaricamento dei file e può non essere compatibile con gli oggetti Java, ormai di utilizzo comune. In pratica, anche offrendo la completa gestione della posta, esso non permette di svolgere le operazioni probabilmente più importanti, sempre che non ci si limiti a leggere il web ed a scambiarsi i saluti via E-mail.

Detto questo per "dovere di cronaca", in attesa di prospettive più invitati per gli "allergici" al computer, l’equipaggiamento fondamentale include ovviamente un Personal Computer, un modem, una formula di abbonamento ad fornitore di accesso (sebbene quest’ultima sia destinata a scomparire in breve tempo).

 Dedicato a chi si affaccia al mondo dell’usato

L’equipaggiamento ottimale per consultare Internet attraverso la rete telefonica urbana non include necessariamente una CPU degli ultimi giorni. Soprattutto nel momento in cui scrivo, la velocità di connessione ai maggiori ISP (Internet Service Provider) nazionali è fortemente compromessa dalla mole di traffico che essi devono soddisfare. Dunque, a chi si sta affacciando al mondo dell’usato per accedere ad Internet, mi spingo a dire che oggi una CPU di quinta generazione a 166 Mhz (un Pentium 166 o un equivalente K5, per intenderci) con un modem a 36.6 Kbyte/sec, può anche andar bene, a patto che abbia una notevole disponibilità di memoria. Raccomando inoltre un disco rigido di ampie dimensioni che agli utenti Windows offrirà anche migliori prestazioni in termini di velocità globale del sistema.

Da un punto di vista teorico, la velocità del computer di un utente modem non ha alcuna importanza, in quanto esso funge da "terminale" che utilizza le risorse del provider, anche se questo è vero soltanto in un’ottica statica, perché, con il passar del tempo, tutto il materiale che viene conservato in locale, sul sistema dell’utente, finisce con l’occupare spazio sul disco rigido e quindi compromettere la velocità generale di funzionamento nei sistemi Windows con utilizzo della c.d. Memoria virtuale, ovvero di un particolare modo di usare lo spazio libero sul disco rigido. Vi sono inoltre dei file temporanei scaricati nella "chache" del "browser" che attualmente possono essere riletti con calma dal proprio computer senza la necessità di collegarsi ad Internet, e l’elenco degli indirizzi dei siti preferiti che vengono conservati sul disco. Infine ci sono i messaggi di posta elettronica, qualora li si voglia conservare.

In un’ottica a lunga scadenza, quindi, la capienza del disco assume una notevole importanza per poter conservare il materiale scaricato (eccetto che non si opti per l’utilizzo di una unità a cartucce rimuovibili ->) e garantisce di conservare una sufficiente quantità di "memoria virtuale" -> disponibile (per gli utenti Windows).

La triade memoria, CPU, modem, conserva ovviamente la sua prioritaria importanza in ricezione, nello stesso ordine logico qui esposto. A parità di CPU, preferire 16 Mb di RAM rispetto a 33 Mhz, garantisce certamente una scelta opportuna per un piccolo update del proprio sistema.

Parliamo soltanto alla fine del modem, in quanto i modem attualmente in commercio assicurano tutti una buona velocità. Essa è senz’altro sovradimensionata alle risorse della rete fonica tradizionale e quindi alle velocità realmente raggiungibili nel nostro Paese per lo scambio dei dati.

Come vedremo meglio in seguito, se il proprio provider è attivo costantemente, ma lo scambio dei dati subisce un certo rallentamento, esso è dovuto nella maggior parte dei casi ad un disco con poco spazio libero o ad una memoria esigua, o al traffico telefonico, solo in subordine ad una CPU lenta.

Garantendosi una buona quantità di memoria e di spazio libero su disco (per gli utenti modem), è quindi superfluo cercare un modem iperveloce. Anche usando lo standard attuale di 56 Kbyte/sec, bisogna ricordare che tra i due modem connessi v’è la linea fonica tradizionale e che le risorse che il provider rende disponibili sul modem che si sta utilizzando sono inversamente proporzionali al numero di utenti connessi in quel momento. La velocità indicata quindi non sarà mai raggiungibile.

Si scoprirà infine che la velocità massima di ricezione è data dalle risorse del provider e dalle capacità della rete fonica tradizionale (o della propria rete locale), progettata per la sola fonia e quindi certamente meno avanzata dei computer e modem attualmente in commercio.

In definitiva quindi ogni CPU ed ogni modem attualmente in commercio garantiscono un supporto ottimale per scambiare dati attraverso la rete telefonica; occorre garantirsi soltanto di avere una configurazione in grado di corrispondere alla velocità massima del provider. Ciò si può desumere con faciltà iniziando a navigare: se le attese sono successive all’inserimento di un indirizzo, e la ricezione non è attiva, esse sono certamente dovute al provider, se invece, i tempi di scaricamento di un file disponibile sono lunghi, nonostante che il provider sia costantemente attivo, esse sono certamente dovute alla configurazione locale.

 Dedicato a chi si affaccia al mondo del nuovo

Chi invece acquista il suo nuovo Personal Computer, potrà avere mille problemi, ma certamente non quello di non soddisfare le proprie esigenze di velocità: dovrà scegliere se il modem debba essere interno o esterno e se le casse debbano "pompare" 15 o 150 Watt (teorici), ma gli rimarrà soltanto l’onere di procurarsi un accesso ad Internet scegliendo tra le soluzioni più opportune.

Come si accede ad Internet?

La connessione ad una delle reti interconnesse può avvenire in due diversi modi:

  1. Connessione detta "via L.A.N."

    Utilizzando un computer collegato costantemente alla rete digitale di una di queste reti interconnesse detta "dorsale". In questo caso si usufruisce di una linea digitale detta "dedicata" e si paga un canone di utilizzo forfettario. A questa linea verrà quindi collegato un computer, in genere molto potente, che fungerà da computer "server". Il computer "server" ha la funzione di offrire le proprie risorse per un numero indefinito di altri computer, detti "client". Dunque un computer "server" offre un servizio ed ha risorse molto potenti, mentre un numero indefinito di computer "client" con risorse più modeste, ricorrono ad esso per delegarvi tutte le operazioni di elaborazione (Come vedremo meglio più avanti->).
    Questo tipo di rete "client"-"server", in genere presente all’interno di strutture universitarie, aziende, uffici pubblici, etc. è una rete di comunicazione locale tra più computer, detta appunto Local Area Network: rete L.A.N.
    E’ il tipo di connessione usata, per intenderci, da tutte le ditte delle quali riusciamo a leggere le informazioni a qualsiasi ora del giorno e della notte.
    L’utente quindi è connesso in rete in modo continuo attraverso una "linea dedicata" e può offrire informazioni direttamente dal proprio computer. Quindi con un accesso L.A.N. i costi si limitano alla creazione e manutenzione della linea stessa ed al pagamento di un canone di utilizzo. Questa utenza non paga la singola telefonata, infatti non telefona, ma un canone di locazione forfettario della linea digitale in fibra ottica ISDN che lo collega alla "dorsale" Internet.

  2. Connessione MODEM:

    L’utente ha un computer connesso ad un MOdulatore – DEModulatore, chiamato appunto "modem". Questo apperecchio converte la forma d’onda quadra del computer (il linguaggio binario 0 e 1 ) nella forma d’onda curva che la linea telefonica utilizza in fonia e viceversa. Esso quindi rende compatibili due mezzi diversi, progettati per scopi diversi, fornendo un’interfaccia che renda compatibili queste due diverse forme di comunicazione. Ciò vale per tutte le reti che utilizzano un accesso remoto, cioè un acceso ad altri computer utilizzando la rete telefonica, quindi non soltanto per Internet.
    Questo tipo di utente non è connesso costantemente alla rete, ma soltanto quando ve n’è bisogno, effettuando una normale telefonata utilizzando l’apparecchio specifico cui abbiamo fatto cenno: il modem.
    Giacché l’utenza modem è tipica dei piccoli uffici, o dell’home computing, in pratica di chi deve provvedere da solo a tutto ciò che occorre, approfondiremo questo argomento per gli utenti inesperti che intendano avere una connessione.
    L’utente compie con il suo computer "client" una normale telefonata al numero al quale risponde il computer "server". I computer si scambiano le informazioni iniziali sul protocollo da utilizzare, e, dopo aver concordato il protocollo di comunicazione da utilizzare per lo scambio de dati tra loro, il server chiede una coppia di password che costituiscono "l’identificativo d’accesso".
    Queste operazioni vengono svolte in modo del tutto trasparente all'utente dal software in dotazione con Windows® che richiede le due chiavi di accesso prima di comporre il numero telefonico e le invia al momento opportuno al server remoto.
    Vedremo che il protocollo TCP/IP è utilizzato come standard da molte reti remote e locali sia WINDOWS che UNIX e non solo in Internet, e che l’identificativo d’accesso è costituito da due password contenenti il nome utente assegnato dal server e la password d’accesso vera e propria scelta dall’utente. L’utente quindi utilizza la rete telefonica, come per una normale telefonata, ed inizia a "navigare".

Quali sono le differenze fondamentali tra i due tipi di accesso ?

L’utente L.A.N. ha un computer della propria rete connesso ad una propria linea digitale fornitagli con uno specifico contratto da una ditta specializzata. Pagherà dunque un canone forfettario di utilizzo della linea messa a sua disposizione, come avviene per i canoni della normale linea telefonica di casa.

L’utente Modem ha un proprio computer, un modem ed una linea telefonica tradizionale, nonché un abbonamento che concede il permesso di utilizzare una delle "porte di accesso" di un computer che la ditta I.S.P., "Provider" o "Fornitore di accesso ad Internet" che dir si voglia, offre ai propri utenti, come vedremo meglio in seguito.

Mi piace rubare una definizione che chiarisce molto bene il concetto: l’utenza che utilizza una linea dedicata fruisce di un servizio simile ad una fontana sempre aperta, per la quale il consumo è sempre lo stesso sia che si utilizzi l’acqua che sgorga, sia che non lo si utilizzi, l’utente modem invece è più simile ad un automobilista che consuma litri di benzina per i suoi spostamenti.

Quali sono i tipi di abbonamento disponibili ?

Oggi i maggiori I.S.P. offrono abbonamenti gratuiti, in quanto, dalla liberalizzazione della gestione telefonica in Italia, vige la regola che la compagnia deve dividere gli utili con chi ha procurato traffico sulla propria rete telefonica. Ecco quindi che il traffico generato riveste importanza fondamentale per conseguire degli utili e quindi il regime di concorrenza del mercato ha provocato l'abbattimento delle tariffe di abbonamento, fino a vederne la scomparsa.

A questo principio generale fanno eccezione i provider che offrono taluni servizi ai propri abbonati soltanto a patto che questi siano collegati ad Internet mediante i propri punti di accesso (P.O.P.). Probabilmente la tendenza dei gestori di telefonia è proprio quella di accaparrarsi utenze che accedano ad internet attraverso la propria rete telefonica

Sebbene sia comprensibile che costoro non vogliano dividere i propri utili con alcuno, questa disdicevole clausola contrattuale provoca lo spiacevole effetto di non poter usufruire di tutti i servizi ai quali si ha diritto accedendo da Internet al server del proprio provider, ma di essere vincolati all'accesso via rete telefonica indirizzata ad uno specifico numero telefonico del proprio provider.
Se non volete sentirvi costretti a scendere da un aereo per arrivare alla meta con il treno del vostro abbonamento, rinunciate subito a contrarre con queste formule e optate per una delle tante offerte di abbonamento gratuito: in Italia meritano di essere citate Clubnet di Tin, Libero di Infostrada, Tiscalinet, SuperEva di Dadanet.

Queste offerte permettono di procurarsi una casella postale dai 3 MB ai 10 MB, uno spazio Web dai 10 MB ai 40 MB. Sceglierete ovviamente la migliore utenza postale di un provider a tariffa telefonica urbana, tenendo presente che, una volta entrati in Internet, le offerte di spazio gratuite sono infinite e nulla impedisce di cumularle.


Ciò vale ovviamente per gli utenti che non hanno esigenze commerciali. Se l'utenza internet ha uno "scopo di lucro", è giusto che essa acquisti uno dei mezzo atto ad incrementare il proprio volume d'affari. Sostanzialmente la realtà di questo tipo di utenza, è rimasta analoga a quella che, fino ad alcuni mesi fa, coinvolgeva anche le utenze non commerciali del nostro Paese:

L'utenza modem veniva offerta senza abbonamento o con un abbonamento che prevedeva un tempo annuale di connessione libero (full-time) o vincolato (100, 200, 400 ore annuali), un numero variabile di caselle postali, ed uno spazio web variabile (dai 500 kb ai 30MB) per la pubblicazione delle proprie pagine web. Esiste poi la linea I.S.D.N. che, alla fonte, utilizza linee preferenziali con un'ampiezza di banda di comunicazione di 64kbyte/sec per doppino telefonico, e giunge all'utente attraverso la normale linea telefonica. Esso sfrutta quindi il doppino telefonico tradizionale, ma un "range" di frequenze superiori a quello usato per la fonia. L'utente I.S.D.N. via rete telefonica, dunque, rimane un utente "modem", che, dotato di un'apparecchiatura specifica, potrà usare la stessa linea telefonica contemporaneamente sia per la fonia che per la tramissione dei dati. Questo, e non l'ipotetica velocità, è il vero vantaggio di questa soluzione.

Le diverse varabili che condizionano la velocità, le vedremo più avanti.

Il provider

E’ colui che offre, con una formula di abbonamento, la possibilità di connettersi ad Internet. Il provider è dotato di un server connesso alla rete in modalità L.A.N ed una serie di modem che lo collegano alla rete telefonica alla quale accede l’utenza.

L’abbonato si collega ad uno dei modem disponibili ed utilizza una delle porte del server del provider per la propria navigazione.

Fin qui ho parlato spesso del Provider, tanto che sembra non meritare altre righe, ma intendo profittare per chiarire due concetti: uno giuridico ed uno tecnico.

La formula di abbonamento gratuita prevede comunque la sottoscrizione di un contratto per poter individuare il responsabile di eventuali atti criminosi attuati attraverso il proprio collegamento. Rimane comunque la grossa lacuna giuridica della verifica della veridicità delle informazioni: chi si abbona gratuitamente da casa propria sarà comunque identificabile dal numero telefonico, ma anche in questo caso si pone un problema. Premesso che la responsabilità penale è personale, è giusto ritenere responsabile in siffatti casi il contraente dell’utenza telefonica qualora un abbonamento attivato dal suo recapito telefonico venga usato per scopi fraudolenti? In questo caso, come si procede se il numero telefonico rilevato è il centralino di una grossa azienda o di un ente pubblico che serve innumerevoli linee interne o aree in cui è permesso l’accesso al pubblico?

Appena avrò il tempo di valutare il problema giuridico aggiornerò questa parte della guida, frattanto mi appresto a chiarire un aspetto tecnico. Abbiamo parlato di modem sia per la connessione di un utenza “casalinga”, sia per il provider di accesso ad Internet. Effettivamente entrambi utilizzano un modem aventi le stesse caratteristiche. Il provider che utilizza un unico numero telefonico per la connessione deve però essere dotato: di un numero di linee telefoniche pari al numero di modem che intende utilizzare, pari quindi al numero massimo di utenti che possono essere collegati simultaneamente ad esso, di un centralino che smisti automaticamente le telefonate che giungono ad un singolo numero telefonico, ad una delle linee libere, di un hardware ed un software che gestisca tutti i modem (client) connessi al proprio computer (server).

Parlando di connessione dobbiamo ovviamente approfondire la modalità in cui questa avviene in Internet, una volta che, in uno dei modi succitati, siamo in grado di iniziare a navigare, siamo di fronte ad uno dei computer connessi in Internet. Se siamo in Internet, qualsiasi sia il tipo di collegamento che abbiamo usato, inviamo e riceviamo informazioni. Se inviamo e riceviamo informazioni significa che siamo identificati ed identificabili in Internet e che quindi tutte le nostre operazioni vengono registrate almeno dal server che ci offre la connessione.

Ne troveremo i dettagli parlando del protocollo di connessione fondamentale di internet ed in tema di “anonimato” via Internet. ->

Come scelgo con chi abbonarmi?

Gli elementi fondamentali da considerare, stabilite le proprie esigenze sono:

1) La distanza dalla porta d’accesso (optando ovviamente per un provider che abbia porte d’accesso in ambito urbano) ;

2) La velocità assoluta del provider (essa è dovuta alle potenzialità del nodo urbano, alla quantità di "porte" disponibili, all’esistenza di un server "proxy", alla quantità di traffico degli utenti);

3) La velocità relativa del provider rispetto a determinati paesi stranieri (essa è dovuta alla quantità e qualità di linee connesse con i singoli paesi esteri ed al traffico locale del paese straniero);

Siamo però in pieno ambito tecnico, quindi voltiamo pagina e riesaminiamo la nostra "Internet" ancor più da vicino.

 La scelta del provider

Un tempo si consigliava di scegliere un provider che avesse un nodo di accesso nel proprio territorio urbano per poter effettuare sempre una telefonata urbana quando ci si collega; oggi, l'eventualità di non avere un punto di accesso ad Internet nel proprio ambito telefonico urbano è pressoché scongiurata nelle grandi città, dunque occorrerà scegliere, tra i nodi urbani, comunque a tariffa urbana, quello che offre la velocità media di collegamento più alta, avvalendosi di uno degli abbonamenti di prova disponibili.

Dopo aver riscontrato le velocità raggiungibili presso il nodo urbano dei più famosi provider nazionali (garantiti e affollati) o dei più sconosciuti provider locali (meno garantiti ma molto meno affollati), si cercherà tra le formule di abbonamento disponibili quella che meglio si adatta alle proprie esigenze. Il primo passo in genere è costituito dagli abbonamenti di prova presenti in molte riviste specializzate, allo scopo di valutare il servizio e sottoscrivere o meno un abbonamento contrattuale (ovvero disdire l'abbonamento testè sottoscritto). Taluni utenti erano soliti ricorrere costantemente ad essi, istituendo mensilmente un nuovo abbonamento di prova che puntualmente disdicevano alla scadenza, per navigare costantemente a basso costo. Questo modo di essere "abbonati" non era e non è corretto creando schiere di utenti che rimangono potenzialmente ignoti, rispetto a coloro che si connettono identificando gli estremi del proprio contratto. Evidentemente però l'offerta di abbonamenti di prova era un'occasione irrinunciabile in un mercato di concorrenza e quindi non restava che attendere la scomparsa di ogni forma di abbonamento e che la connessione ad Internet fosse gratuita per tutti.


Era soltanto questione di tempo, scrivevo, giacché le regole del mercato di libera concorrenza hanno prodotto sempre più numerose offerte di connessione gratuita, che diverrà in breve tempo una "condizione naturale" di utenza.

Gli ISP (Internet Service Provider) che offrono la connessione, partecipano per legge al lucro della compagnia telefonica e possono quindi scegliere di rinunciare alla quota di abbonamento, soprattutto nell'attuale liberalizzazione della gestione della telefonia.

Nella scelta non bisogna farsi condizionare dalla quantità di spazio disponibile per la pubblicazione delle pagine e per l'utilizzo della posta

Ritengo doveroso segnalare l'attuazione, ora sperimentale, delle nuove tecnologie-->.

 

http://utenti.tripod.it/GiuliodellaValle/guide/3_partire.htm
Martedì, 09-Nov-1999 20:44:00 CEST