Il professionista docente

Non c�� che dire, il vecchio proverbio "Chi sa fare fa, chi non sa fare insegna" � sempre valido.

Per esperienza di vita vissuta vi invito ad acquisire subito la certezza che se vi chiedono di insegnare, nel vostro modo di lavorare c�� qualcosa che non funziona. Nel mondo dell�informatica sono tre le figure professionali degenerative: il redattore di manuali software, il tester delle procedure ed il "docente".

Il pi� delle volte il compito viene affidato ad una persona con scarsa capacit� di comunicazione che ha prodotto per anni nel silenzio e nell�assoluta solitudine che li legavano allo schermo del suo computer, o, diversamente, a chi ama disquisire e conversare, pure avendo soltanto compiti commerciali e di pubbliche relazioni. Se, dunque, Vi chiedono improvvisamente di insegnare, significa che la Vostra figura professionale non serve pi�. Evitate accuratamente di cercare di insegnare tutto ci� che conoscete sull�attuale tecnologia: partite dai primordi.

Non azzardatevi per� a spiegare come funziona la ferraglia come la cpu e la memoria, tanto non interessa a nessuno, concentratevi piuttosto sulla lettera commerciale con Winword. E� molto probabile che dovrete fare un corso sulla comunicazione in rete e su internet e linguaggi di programmazione WEB, ma non dovete complicarvi la vita: in fondo anche winword salva i file in HTML, e quindi una parte del corso ve la siete gi� risparmiata.

Conoscere WINWORD vi salver� certamente in un corso di istruzione: una presentazione, un curriculum, una verifica dell�apprendimento saranno certamente scritte con Winword e quindi vale la pena che offriate ad esso la massima attenzione. La parte relativa alle tecnologia client � server si esaurisce subito nel definire questi due concetti: il cliente ed il servitore (autista, impiantista, netturbino o cuoco che sia). Si dica subito che il client � un computer che sta dal client�e che il server � un computer che sta in ufficio! Che stando in ufficio deve servire pi� all�azienda che al client, che proprio per questo ha fatto di tutto per avere l�incarico.

Come vedete � molto semplice insegnare. In definitiva chi insegna deve solo dare l�impressione di sapere quello che dice e lasciare i "discienti" nel loro stato di ignoranza, purch� li convinca che loro abbiano a disposizione un ottimo docente e che siano incapaci di riuscire a seguire le sue lezioni.

- "Io non ho capito niente, ma lui � bravissimo"

Questa � la frase che decreter� il Vostro assoluto successo e Vi confermer� come docente di materie informatiche (cos� complesse da non poter essere spiegate a chiunque nel giro di poche ore, giorni o mesi).

A tale scopo � sufficiente farsi fotocopiare i capitoli introduttivi, e, si badi bene soltanto i capitoli introduttivi di alcuni libri, per acquisire a menadito i concetti di base. Concentrare nelle prime due o tre lezioni quanto si � appena letto, servir� per spianare la strada ad un corso istruttivo di sicuro successo; non ha molta importanza cosa direte in seguito, ed ancor meno quanto potranno comprendere i discenti.

Alcuni, quelli che non sanno insegnare e non sanno neanche tutelare gli interessi propri e della propria azienda, incorrono spesso in errori madornali.

Creano innanzitutto un programma del corso che � la prima mossa da evitare: non crederete mica di essere davvero degli "insegnanti", rileggete il paragrafo dall�inizio. State orientando i vostri allievi rendendoli coscienti in qualsiasi momento del punto del percorso formativo nel quale si trovano e rischiate di perdere la gestione dell�insegnamento. Non dovete dare l�impressione a voi stessi di fare sul serio, e, tanto meno avere un�idea del percorso formativo da svolgere: non sareste affascinanti!

A volte addirittura quelli che si ritengono "docenti" muovono i passi secondo la fiducia che sono riusciti ad imprimere nei propri allievi nella fase introduttiva, rendendoli consapevoli di quanto cominciano a conoscere ed a creare autonomamente; li seguono secondo il "passo" che riescono ad offrire loro, pur non facendo mai calare la tensione e quindi "il ritmo" di avanzamento dell�apprendimento; spiegano con concetti molto semplici i criteri fondamentali allo scopo di far acquisire il significato oltre le pi� corrette definizioni scientifiche che andranno insegnate, allo scopo di non perderne di vista la sostanza; svolgono dei test di verifica per individuare cosa devono spiegare di nuovo e con maggiore attenzione, anzich� fustigare chi non ha saputo avvalersi del loro tempo; studiano diversi libri sull�argomento per filtrare ed adeguare le conoscenze alle esigenza del corso; ritagliano, infine, specifici spazi per scaricare tensione e migliorare i livelli di attenzione: esempi e confronti spesso ilari, per evitare la contrapposizione docente-discenti .

Ebbene, diciamolo chiaramente, questa � pura follia: vale la pena non rischiare il ruolo acquisito con la propria esperienza e conoscenza e quindi non mettere a completa disposizione la propria capacit� di iterazione con il prossimo per creare persone che potrebbero svolgere il Vostro stesso lavoro: nuova concorrenza!


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Luned�, 03-Lug-2000 19:35:00 CEST